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Marconi accende il Cristo Redentor

Marconi accende il Cristo Redentor

12 Ottobre 1931, una data storica per le comunicazioni senza fili

Il celebre Cristo con le braccia aperte fu disegnato da Carlos Oswald, artista originario di Firenze e molto noto in Brasile e poi perfezionato dallo scultore Paul Landowski, che acuì lo stile Art Déco. «La statua del divino salvatore sarà la prima immagine che emergerà dall’oscurità in cui la terra è immersa e ricevere il saluto del stella del giorno che, dopo averla circondata con la sua radiosa luminosità, costruirà al tramonto intorno alla sua testa un alone adatto al Dio-Uomo», così si esprimeva l’ingegnere Heitor da Silva Costa, direttore dei lavori. I lavori iniziarono nel 1922 e la cerimonia di apertura al pubblico si tenne il 12 ottobre 1931. Durante la cerimonia, a Roma insieme a Guglielmo Marconi parteciparono la moglie Maria Cristina, l’Ambasciatore del Brasile, l’ammiraglio Pession, il marchese Luigi Solari e diverse autorità.

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Il dettagliato resoconto della stampa fornisce anche i dettagli più tecnici dell’evento: “La manovra di questa sera è stata una analoga, più perfezionata, ripetizione della meraviglia attraverso la quale Guglielmo Marconi da bordo del suo yacht Elettra accese, nel marzo dello scorso anno, le lampade elettriche destinate alla illuminazione dell’esposizione di Sydney in Australia. L’emissione del radio-comando è stata preceduta da una serie di segnalazioni preliminari, destinate alla regolazione dell’apparecchio ricevente. La segnalazione che ha provocato l’accensione dei proiettori è stata costituita di tre linee ciascuna di cinque secondi, separate da intervalli di tre secondi e l’impulso elettrico ha attraversato la distanza di circa ottomila chilometri”.